sabato 13 dicembre 2008

piove, opposizione sciacalla

Una volta pioveva e si parlava di quanto pioveva.
Magari qualcuno ce l'aveva col Governo "ladro".

Ieri Francesco R. se l'è presa con il sindaco di Roma per "l'inefficienza che non ha precedenti nella storia recente della Capitale".

E sì che l'acqua saliva e che è meglio allarmarsi prima che poi dover magari piangere dopo, ma mi è tanto sembrato uno che strilla solo così, perché tanto qualcosa contro prima o poi bisogna ben dirlo.
Mi sembra di vederlo il Francesco che si compiace con se stesso: "Ahh se gliele ho cantate!"
Poi si è visto che non è tracimato o esondato un bel nulla, che una volta si sarebbe detto straripato, ma tant'è che ci siam fatti sentire... A dir cazzate ancora.

Che 'ste affermazioni poi lasciano il tempo che trovano: ovvero che tanto continua a piovere, ma hanno l'effetto strano di far diventare meno ridicoli quegli altri che, non sapendo come meglio professare la loro missione quotidiana di leccaculisti estremi con ogni condizione atmosferica, di niente altro sanno riempire la prima pagina della loro carta che di un bel titolone che gioca a ribaltarsi sul nulla : "Ritornano gli scacalli della pioggia."

Un titolo da prima pagina, su di una cazzata maldestra detta sull'acqua che poi alla fine, a parte sfasciare un barcone, non ha inzuppato un bel nulla.


ispirata da il giornale.it

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