Crisi di panico

Sgorgano senza nessun preavviso,
fuori dal terreno roccioso su cui fino a ieri ti sdraiavi sicuro,
beato, ignaro del pericolo.

Senza mai esserti posto il problema che qualcosa potesse venir fuori da li sotto.

Adesso la cripta si è aperta e lo spettro emerge dalla crepa,
ogni volta senza farsi annunciare.

Come un medico ti tasta
e ti quantifica la misura del volume di terrore che il tuo inconscio può contenere.



Cemento credevi che fosse.
Pietra solidissima.
Granito che hai sempre fino a ieri ritenuto solido e stabile.

Adesso hai paura di tutto,
tutto si può sbriciolare,
anche il granito.

Ti rassegni a questo tormento al punto che
con lo spettro ormai sei diventato amico,
la sera prima di cena da giorni ti offre l'aperitivo.

Disagevole

Di notte mi sogno così.

Dal museo delle creature immaginarie di Stranalandia, di Stefano Benni.

Latticini tesissimi

Pessimo stato di una forma invecchiata male.

Più che da grattugiare mi sento di-strutto.

Un formaggio fresco, inacidito, senza forma né anima.

Ho fatto il mio dovere ma è stato troppo.

Sfasciato, scartato, inabile al servizio.

Lo sforzo prodotto è stato esagerato.

L'acido lattico imperversa in ogni mia fibra.

La fascia muscolare della schiena si è tesa.

Una corda tirata.

Un violino che suona.

Un acuto che si fa sentire: quindi il walkman non mi serve.

Però mi compro la spalliera, poi vedo...

se andare a farmi massaggiare anche dalla formaggiaia…

Tunnel

Sono entrato nel tunnel ma ne sono uscito subito.
Era cortissimo.

Monnezze

Se la bruci produce diossina ?








Dal corriere.it di oggi.

credere

La forza più grande di chi crede fermamente in una religione dovrebbe risiedere nella convinzione di possedere un'anima trasparente di fronte a Dio.
Sapere che Dio sa cosa c'è dentro ogni persona dovrebbe dare il conforto più grande.

La mia forza è nella certezza della trasparenza della mia anima.
Sto bene così.

Lo penso e non ho bisogno di imporlo a nessuno.

Perché invece in così tanti mercanti di reliquie si affannano a dirmi che sto sbagliando e che la parola giusta è solo la loro ?

Frustrati da troppe incertezze ?

Dirigenze sbagliate

Nella azienda in cui lavoro tutte le persone che sanno risolvere i problemi dirigenziali sono troppo occupate a fare le segretarie o i magazzinieri.

Applicazione alla mia realtà quotidiana di un famoso detto del sig. Montgomery Burns

Isobare del lamento

E' praticamente una legge fisica del lamento che sale, gerarchicamente sale sempre.

Il flusso del lamento originato da una qualsiasi sorgente legata a differenze di potenziale nelle tensioni dei rapporti umani, tende inesorabilmente a salire la scala gerarchica.

Ovvero chi si lamenta lo fa' sempre con il suo superiore, mai con un sottoposto.

Libera interpretazione da una frase del Film Salvate il soldato Ryan

Circhi Interiori.

Una vita da circo.
Di quei circhi che capitano una volta all'anno nei paesini di provincia.
Miseri, spogli, squallidi spettacoli.

Fenomeni da baraccone e bestie in gabbia,
esibizioni di una tristezza infinita,
buone solo a ricordare ciò che non si farebbe per tirare a campare.

Dignitoso sopravvivere barattato con l'umiliante esibizione delle proprie tristi debolezze.

Non mi sono mai piaciuti i circhi,
come non mi piace lo spettacolo di quell'immagine che guardo tutti i giorni nel mio specchio.

Lavoraccio da pagliaccio o da pagliericcio

Faccio il materasso, professionalmente parlando.
Prendo colpi da sotto ed ogni tanto mi danno una passata col battipanni da sopra.

Mi chiamano quadro aziendale, sarà per questo che menano,
mi vorranno smussare gli spigoli.

La mia missione lavorativa è essere ragionevole, trattare con tutti.
Parlarci, capirli, assecondare anche i loro desideri inespressi.

Sarà perché ho gli spigoli che mi viene imposto di esser buono anche con gli ottusi.

Ma spesso il mio essere buono per contratto viene frainteso,
a qualcuno appare come il desiderio di farselo mettere nel culo.

Toccare il fondo

"Una volta toccato il fondo molti iniziano a risalire.
Io ho cominciato a scavare."

E per superare il sommo Vate (Freak Antoni autore dell'aforisma) io mi sono voluto organizzare.