giovedì 18 dicembre 2008

il palo perpetuo


Benzolo sta seduto tutto il giorno sulla panchina a fianco della statale, guarda le macchine passare, inveisce contro tutto e tutti e si infiamma al primo turbinar di pale.
Che le pale per lui sono solo quelle montate sul monte di fronte, sui nuovi mulini a vento quelli che adesso fanno la corrente elettrica.
Quei cosi che girano al giorno d'oggi li chiamano Eolici, manco fossero parenti di un nano dei sette di Biancaneve.
Ma per lui sono solo un pericolo perché fanno aumentare il vento e producono tempeste.

Si, la teoria sua è che invece di rallentar l'aria e trasformare il flusso in energia elettrica, tutto quel girar di pale faccia al contrario correre il vento più veloce.

Che se così fosse avremmo trovato come produrre il moto Perpetuo gli disse un giorno un professorino passato di lì per caso.
E quel Perpetuo gli è rimasto sullo stomaco a Benzolo.
Che lui sapeva di quella che stà con il Parroco che la chiaman Perpetua.
Ma il maschile, questo Perpetuo, mica lo conosce.
E gli viene il dubbio.
Sarà forse l'accompagnatore della Madre Superiore su al convento, che anche lì il vento a soffiar non scherza.

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