lunedì 21 aprile 2008

Come ghiaccio


Ed alle volte sentirsi come un chicco di grandine,
freddo e duro,
libero di volare in mezzo a tanti altri
che sfrecciano come te nella stessa direzione,
inconsapevole delle intenzioni del prossimo parabrezza.


2 commenti:

Asha Sysley ha detto...

Talvolta mi sento proprio come un chicco di grandine addosso al parabrezza di una macchina che non hai scelto.
Il duro cadere dall'alto senza sapere che cosa ti prospetti l'atterraggio, l'ho già fatto tantissime volte, ma non so mai che cosa aspettarmi e, debbo dire, ancora non sono pronta al prossimo atterraggio...
Per poi divenire cosa? Divenire ancora una volta aria che nel cielo si congiunge facendo piangere di nuovo le nuvole. Poi il freddo dei cuori della gente, ti farà tornare ad essere di ghiaccio per stamparti ancora su un altro parabrezza sconosciuto.
Sai come vorrei fermarmi? Vorrei atterrare sulla bocca di un ragazzo e scioglermi a quel calore di un istante e morire nel sapore delle sue labbra.
Ma è solo un sogno, e un caso su un milione.

Anonimo ha detto...

Well written article.