lunedì 7 aprile 2008

Senza traguardi

Le sue ambizioni agonistiche sono scolorite con il passare degli anni.

Si era rassegnato alla nuova prospettiva di vedere le competizioni dal fondo del gruppo.
Là davanti, in testa, ormai tirava un vento veloce troppo forte per il suo fiato.

Si era abituato all'idea di poter fare a meno dell'aiuto di un ginocchio e di un tendine achilleo, stufi, stanchi, logori compagni un tempo ardenti, poi infiammati ormai usurati da troppe battaglie.

Accettava mestamente ogni umiliazione, al punto di sfidarsi a duello con bambini o con arzilli vecchietti per patetiche volate finali in cui si perde sempre, quando si arriva dietro così come quando si arriva davanti.

Ma senza un traguardo NO !
ECCHECCAVOLO !!!
Come si fa a correre se ti tolgono anche il gusto dello striscione di arrivo.

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