Un mio caro amico da qualche giorno si sente misteriosamente a disagio.
Ha come l’impressione che tutti lo evitino, che si allontanino da lui.
In effetti di recente l’ho notato pure io: i suoi colleghi lo lasciano inspiegabilmente da solo in disparte. Pare quasi che cerchino di scansarlo, che vogliano girargli alla larga.
Questa cosa lo innervosisce tremendamente.
E lui ne soffre parecchio. Inizia perfino ad avere delle crisi depressivo-maniacali al punto che si immagina colpevole di oscuri intrighi internazionali, coinvolto in strani omicidi e protagonista di losche trame politiche.
Ieri gli ho parlato per cercare di rassicuralo.
“E’ solo frutto della tua immaginazione”
“Te lo assicuro, tu non sei mai stato a Londra”
“Poi no, mio caro Pollonio, tu non conosci proprio nessuna spia russa e non hai mai avuto niente a che vedere con il dossier Mitrokhin”
“E non credo proprio che tu sia radioattivo".
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